Buon pomeriggio Massimiliano,
mi chiamo Luca, ti seguo spesso e ti scrivo per porti una domanda e per avere un tuo parere in merito: ci sono ancora in commercio i sensori ad ultrasuoni, ovvero quelli che sono in grado di rilevare sia le variazioni di pressione che le correnti d’aria presenti nell’ambiente in cui sono installati? Te lo chiedo perché gironi fa un mio collega di lavoro, parlando di questo argomento, mi ha detto per quanto ne sa lui questi dispositivi sono oramai stati superati da altre tecnologie, poiché provocano un’elevata quantità di falsi allarmi, anche se a parer mio erano gli unici in grado di proteggere per bene i locali molto ampi… Magari mi sbaglio ma vorrei sapere che cosa ne pensi tu, ti stimo molto e mi piace il tuo modo schietto e senza fronzoli che hai quando rispondi ai tuoi lettori. Grazie per l’aiuto e per l’attenzione!
Cordiali saluti
Luca
Risposta:
Buon pomeriggio Luca,
prima di tutto di ringrazio per l’apprezzamento su come lavoro, mi fa piacere avere il riscontro positivo dei miei lettori! Purtroppo però in questo caso devo contraddirti, devo dire che ha ragione il tuo collega, poiché i sensori ad ultrasuono, da un po’ ormai, sono stati sostituiti dall’uso di tecnologie senza dubbio più affidabili e sicure, come per esempio l’infrarosso e la microonda. Come penso tu ricorderai, i sensori a ultrasuono venivano usati in particolar modo per la protezione interna delle auto, e provocavano numerosi falsi allarmi specialmente in caso di vibrazione dovuta a agli spostamenti d’aria. Per questo l’affidabilità e l’occorrenza di questi apparecchi è stata criticata da molti utilizzatori, poiché ogni veicolo che transitava a forte velocità poteva far partire l’allarme. Con il passare del tempo e con lo sviluppo di nuove tecnologie più economiche e più sicure, questi dispositivi sono stati rimpiazzati con altri più affidabili e fruibili, come l’infrarosso e la microonda (quando si uniscono più tecnologie il grado di protezione e sicurezza aumenta).
Questo vuol dire che se imposto un rilevatore a doppia tecnologia (infrarosso abbinato alla microonda) in OR, risulta sufficiente la segnalazione di una sola delle due tecnologie per far partire l’allarme. Se invece imposto il sensore in modalità AND, la segnalazione deve giungere da entrambe le tecnologie per far partire l’allarme. La modalità AND, dunque, accresce l’affidabilità del sensore diminuendo il rischio che si manifestino i falsi allarmi. Dopo tutte queste premesse, posso dirti senza ombra di dubbio che la tecnologia che basa il suo funzionamento sugli ultrasuoni è stata definitivamente sorpassata da infrarosso e microonda. Certo, non è errato dire che un sensore ad ultrasuoni sia in grado di coprire un’area superiore in termini di zona protetta, ma è altrettanto vero che l’affidabilità e l’efficienza di un sensore e l’immunità alla manifestazione dei falsi allarmi restano gli aspetti più rilevanti e prioritari nell’ambito del raggiungimento della sicurezza, soprattutto in ambito domestico.
Spero di averti fatto un quadro chiaro dell’argomento, non farti problemi a scrivermi ancora se dovessi avere bisogno di altro! Un saluto, Max