I sensori che vengono utilizzati in un impianto di allarme per proteggere le parti esterne di una casa, villa o negozio hanno la stessa tecnologia a raggi infrarossi Pir dei rilevatori interni. In questo caso però viene spesso preferita l’installazione di quelli attivi al posto dei passivi. I sensori attivi vengono quindi installati a coppia: c’è un trasmettitore ed un ricevente, si crea così una “barriera” invisibile, a infrarossi, che se viene attraversata da un essere umano interrompe il collegamento e fa scattare l’allarme.
Questi sensori perimetrali possono essere montati lungo il muro perimetrale di un giardino, su un balcone, oppure sotto le finestre ed arrivano a coprire anche oltre i 100 metri di distanza. I rilevatori da esterno, come detto, devono avere un alto grado di protezione contro gli agenti atmosferici.
Nelle caratteristiche del sensore è indicato l’indice di protezione IP, ad esempio IP 58. Il primo numero indica la protezione contro l’accesso di corpi solidi e contatto con parti pericolose, il secondo la protezione contro l’accesso di liquidi. Può essere presente anche una lettera che indica la protezione contro l’accesso umano. Il significato preciso del numero può essere controllato su Wikipedia.
Oltre alla protezione contro agenti atmosferici ancora più attenzione deve essere posta sui tentativi di manomissione, danneggiamento, accecamento e mascheramento. La misura “pet immune” deve essere maggiormente implementata perchè all’aperto possono capitare di fronte ai sensori uccelli, gatti e cani.
Ci sono anche i sensori passivi a tenda, posti sulla parte superiore delle finestre che controllano ogni singola entrata esterna della casa.
Doppia Tecnologia e Rilevatori a Microonde
i rilevatori a doppia tecnologia per creare una barriera utilizzano sia i raggi infrarossi che le onde elettromagnetiche. Ciò è in grado di offrire una maggiore sicurezza ed una maggiore taratura contro i falsi allarmi generati ad esempio da vento, passaggio di animali ed altro. Per far scattare l’antifurto nella maggior parte sia le microonde che gli infrarossi devono segnalare una condizione di allarme.
I sensori a doppia frequenza: utilizzano due frequenze differenti , due canali 433Mhz-868 MHz, per comunicare tra loro. Anche in questo caso il senso è quello di contrastare il “jamming” ovvero l’oscuramento da parte dei malintenzionati di una frequenza di comunicazione tra sensore e centralina.
Anche in questo caso i rilevatori da esterno possono essere connessi via cavo oppure con sistema wireless. L’alimentazione è quasi sempre a pile, in qualche raro caso alcuni sensori sono dotati di pannello fotovoltaico per una completa indipendenza energetica.
Prezzi: un pochino più alti rispetto ai sensori da interno. Il perchè è facile da capirlo: c’è bisogno di più elettronica per l’anti tamper e per la protezione da agenti atmosferici. Il costo è influenzato anche dalla distanza che sono in grado di coprire.