Smarrire o subire il furto del proprio Smartphone per molte persone è quasi paragonabile ad un dramma, non solo per il valore economico del cellulare in sé, ma soprattutto per gli innumerevoli dati e per le indicazioni private che abbiamo salvato e che possono arrivare in mani sbagliate. In questo contesto, fortunatamente, il progresso delle tecnologie ha portato alla realizzazione di nuovi sistemi antifurto che aiutano il proprietario del dispositivo a ridurre, a ritrovare o perlomeno a bloccare il proprio Smartphone. Il furto del cellulare, oltre alla perdita dello stesso, purtroppo non è un fatto raro. Come specificato sopra, il problema principale non è rappresentato soltanto dalla spesa da sostenere per comprarne un altro: i contatti in rubrica, le e-mail, i video e le foto: l’eventualità che si perdano per sempre e che finiscano nelle mani di sconosciuti spesso può rappresentare un grave problema oltre che un grande cruccio.
Per fortuna, grazie all’avvento di nuovi sistemi di protezione dei telefonini, si è registrata una riduzione considerevole dei furti degli Smartphone di ultima generazione. Il merito di questa belle notizia va alle case produttrici, che sollecitate dalle Forze dell’ordine hanno deciso di inserire nei software determinati meccanismi di blocco a distanza. I dati parlano chiaro, i furti sono scesi notevolmente anche rispetto ai crimini simili. Per esempio in Inghilterra, a Londra, si è registrato il 50 % di furti in meno, mentre in America, a San Francisco il 40% e a New York il 25%.
Nello specifico, il cellulare rubato con sistema operativo iOS o Android diviene inadoperabile né tantomeno rivendibile in quanto viene bloccato a distanza attraverso un meccanismo denominato kill switch (tradotto letteralmente “interruttore letale”), un termine ma che in italiano sta per “pulsante d’emergenza”: si tratta di un nuovo congegno volto al raggiungimento di un ulteriore grado di protezione per i possessori di Smartphone (un dispositivo simile sarà contemplato anche per Windows 10, il sistema operativo di Microsoft). In tal modo la maggior parte dei dispositivi Smartphone in circolazione a livello mondiale sarà protetto. In questo panorama le forze di Polizia, molto soddisfatte dei risultati raggiunti, si augurano che qualunque utente decida di attivare anche la funzionalità di tracciamento del terminale con determinati software, per esempio il tracciamento incluso in iOS.
Gli effetti di questa rivoluzione nel campo degli antifurto per Smartphone tenderanno a migliorare nel tempo anche grazie a due tipi di identificazione, ossia il sistema di riconoscimento delle impronte digitali (si basa sull’analisi delle impronte digitali, esattamente dei dermatoglifi che provengono dell’alternarsi delle creste e dei solchi presenti dell’epidermide) ed il riconoscimento biometrico (una particolare tipologia di sistema informatico che possiede la funzione e l’obiettivo di identificare un individuo sulla base di una o più peculiarità biologiche e comportamentali (biometria è la scienza che studia le dimensioni biofisiche con l’obiettivo di identificarne le caratteristiche di funzionamento, di stimarne il valore e di portare ad un comportamento desiderato in determinati sistemi tecnologici). Entrambi i metodi di identificazione sono già ampiamente ammessi e proposti da alcune case produttrici leader nel campo della sicurezza.
A me è già capitato, ed ho perso in un attimo tutte le foto e i dati del mio lavoro, per cui la trovo una soluzione valida da prendere seriamente in considerazione!