Sia i rilevatori da interno che quelli da esterno utilizzano la tecnologia a raggi infrarossi. La differenza sostanziale tra i due è che i primi sono più protetti, lavorano dentro un’abitazione e non sono soggetti all’azione di agenti atmosferici come pioggia, neve, vento e ad eventuali manomissioni. E’ per questo che i produttori devono implementare dei componenti aggiuntivi che proteggano il sensore e lo facciano lavorare meglio.
Rappresentano l’ultimo baluardo difensivo di un impianto. Il malintenzionato non dovrebbe arrivare a penetrare all’ interno della casa, ma se lo dovesse fare, l’antifurto deve essere in grado di far scattare l’allarme grazie al loro prezioso aiuto.
I sensori PIR passivi sono quelli più utilizzati in un impianto di antifurto per la casa (vedi foto). Si installano a muro oppure a soffitto connettendosi con la centralina via cavo oppure wireless. Sono alimentati tramite elettricità oppure con batterie a lunga durata. Costano poco, a partire da 20 euro, e offrono un discreto grado di protezione.
Solitamente è sufficiente installare un rilevatore per ogni stanza da controllare, il loro raggio di azione ha una copertura compresa tra 5 e 30 mt, se lo spazio è più ampio è necessario installarne almeno un paio. Dalla centralina è possibile parzializzarli, ovvero disattivarne qualcuno e lasciarne attivati altri a seconda della nostra presenza in casa oppure no.
L’installatore deve valutare bene eventuali segnali di disturbo presenti nell’ area da sorvegliare: cose in continuo movimento come pendoli, oppure camini accesi, specchi, oggetti riflettenti potrebbero disturbarne il funzionamento. Se i rilevatori vengono installati ad esempio in cucina, dove potrebbero essere presenti forni ad onde elettromagnetiche, meglio utilizzare sensori PIR digitali. Nelle altre zone vanno bene quelli più economici digitali.
I sensori da interno devono inoltre essere posizionati con un preciso criterio. Solitamente si installano nell’ angolo alto dell’ soffitto in grado di “coprire” il passaggio dei malintenzionati che potrebbero provenire dalla porta principale, da altre stanze, oppure dalle finestre.
In ogni caso presentano delle protezioni anti tamper per la manomissione e lo strappo, così contro eventuali tentativi di oscurare la lente.