Nell’ambito dei sistemi d’antifurto, i sensori volumetrici ricoprono un ruolo fondamentale, poiché riportano alla centrale d’allarme, attraverso un segnale elettrico, il movimento che si verifica all’interno dell’area posta sotto il monitoraggio dei sensori stessi; inoltre sono in grado di coprire tutte le stanze di un’abitazione, di un negozio, di un’azienda e così via. Anche se molto dipende dall’installazione e dagli ambienti che si decide di proteggere, un sensore di questo tipo ha comunque una portata massima di 12 X 12 metri; inoltre va specificato che i sensori volumetrici non sono capaci di passare attraverso i muri, qualunque tecnologia essi sfruttino. I sensori volumetrici hanno il compito di rilevare il movimento di un essere umano, ovvero di un potenziale ladro: ovviamente non devono scattare se c’è un animale o se il forte vento fa spostare un oggetto. Come fanno ad evitare i falsi allarmi? Ogni corpo emette una quantità di calore, i sensori volumetrici sfruttano la tecnologia a raggi infrarossi (passivo PIR) che elaborano questo calore e determinano se si tratta di una persona, di un animale o di un oggetto. Nel momento in cui lo associano ad un essere umano, fanno partire l’allarme.
Diversi sensori volumetrici sono dotati anche di un chip a microonde, grazie al quale riescono a codificare le radiazioni elettromagnetiche erogate da un corpo, oppure, sfruttano entrambe le tecnologie (ovvero infrarossi + microonde). I sensori ad infrarossi passivo risultano più economici, e sono l’ideale per ambienti chiusi e semplici da monitorare, come un appartamento. I sensori da installare all’esterno, invece, presuppongono un costo maggiore, poiché devono essere resistenti agli agenti atmosferici, hanno un ambiente più vasto da controllare e sono soggetti alle interferenze di segnale (generalmente sono dotati anche di funzioni anti sabotaggio). Il costo cambia in base alla tecnologia impiegata, alla sensibilità ed allo spazio che intercorre per il rilevamento; al di là delle differenze, il sensore Pir infrarosso risulta molto economico. Ad influire sui costi anche il tipo di lenti interne (per esempio le Fresnel sono più low cost ma adatte al un sistema casalingo, mentre quelle a specchio sono più sofisticate). In linea di massima, i sensori volumetrici economici hanno un costo di circa 20 o 30 euro, mentre si superano i 100 euro per i più sensibili ed innovativi.
Qual è il giusto posizionamento per assicurarci una protezione a 360 gradi? A tal proposito è importante sottolineare che all’interno di un’abitazione, l’installazione dei sensori volumetrici può essere realizzata in tutte le stanze. L’impianto di antifurto, infatti, può essere attivato in modo parziale: per esempio di notte si possono attivare le zone soggiorno e disattivare quelle in cui si dorme. Quindi partirà l’allarme solo se qualcuno transita nel salotto: ovviamente di giorno, bisogna ricordarsi di disattivarlo, in quanto la sirena parte dai 10 ai 30 secondi dopo la rilevazione di un corpo da parte dei sensori. Infine, se si desidera creare un ulteriore filtro, è consigliabile installare anche i contatti magnetici da applicare sulle porte e sulle finestre, le barriere perimetrali lungo terrazzi e giardini, le grate per serramenti e i portoni blindati.